LA STORIA

Negli anni ’60 Viareggio è al massimo del suo splendore, capitale delle vacanze e del boom economico. Sono anni in cui a Viareggio tutto è possibile.
È quello che intuisce Romano Franceschini quando lascia il babbo, contadino a Montecarlo, con l’idea di aprire una propria trattoria.

Il sogno si concretizza presto quando, in via Mazzini, in questo stesso luogo, Romano, insieme alla futura moglie Franca, apre i battenti del suo locale, il 15 aprile del 1966.
Nel 1969 Franca e Romano prendono parte, quasi per gioco, a un concorso gastronomico: il Piatto d’Oro. Con sorpresa di tutti si classificano al primo posto con grande successo.
Nel 1972, poi, partecipano e vincono l’Oscar della Cucina Marinara, con il piatto ‘Burlamacco’: ovvero una ‘semplice’ grigliata di crostacei e molluschi presentata su un piccolo braciere che veniva posto direttamente in tavola. Questo importante premio li fa presto conoscere e apprezzare dalla critica gastronomica del tempo, rappresentata principalmente da Luigi Carnacina e Luigi Veronelli. Grazie a loro arrivano le prime importanti recensioni sulla stampa nazionale e i punteggi di rilievo sulle guide.
Nel 1980 Romano entra a far parte dell’associazione Linea Italia in Cucina, alla quale già aderivano i migliori ristoratori dell’epoca.

Nel frattempo, di pari passo all’allargamento della clientela del ristorante, si allarga anche la famiglia Franceschini: nel 1969 nasce Roberto e nel 1971 Maria Cristina. Fin da piccoli i due figli, di ritorno dalla scuola, si divertono ad aiutare in sala e in cucina. Una volta grandi, senza che il mestiere fosse loro imposto, entrambi hanno deciso di seguire le orme dei genitori.

Nel 1982, il “Romano” affronta la sua prima ristrutturazione per adeguarsi alle nuove ed accresciute necessità.
Nel 1983 la guida dell’Espresso farà recensire Romano da Gault&Millau, i mitici critici francesi inventori della nouvelle cuisine.
Nel 1985 a meno di vent’anni dall’apertura, arriva il primo grande riconoscimento: la stella assegnata dalla Guida Michelin.
Nel 1995 Romano entra a far parte dell’associazione Le Soste che riunisce i migliori chef della cucina Italiana d’autore.
Nel 2001 prende vita la seconda, impegnativa e più importante ristrutturazione del “Romano”, che riaprirà il 25 Giugno con tutta la famiglia riunita al lavoro: con Franca sempre al timone della cucina e Romano, affiancato da Roberto, a occuparsi dell’accoglienza e della sala.
Nel 2012 la guida ai ristoranti del Sole 24 ore assegna a Romano e Franca il premio alla carriera.
Nel 2014 la guida del Gambero Rosso assegna a Romano le Tre Forchette, simbolo dell’eccellenza italiana nella ristorazione.
Nel 2016 si spengono le nostre prime 50 candeline.
Nel 2017 la guida dell’Espresso assegna a Romano e Franca il premio alla carriera.
Nel 2018 la guida dell’Espresso assegna a Romano il cappello d’oro che premia quei ristoranti che sono diventati un simbolo della cucina italiana.

E la storia va avanti…